Nonostante il mal di testa…

Era il 2011 quando decisi che la fotografia naturalistica avrebbe fatto parte della mia vita e posso dire con certezza che oggi, 2020, questa grande passione, seppur con alti e bassi, è una parte importante di essa…. pur avendo poco tempo da dedicare, bastano poche ore immerse nella natura, anche senza portare a casa scatti decenti, per rinascere mentalmente e liberarmi delle ansie e preoccupazioni che la vita di tutti giorni porta con sé…

Ed allora quando capita di avere addirittura un’intera giornata, magari in compagnia di un buon amico che condivide la stessa immensa passione, nonostante un mal di testa pauroso, si ricaricano le batterie per affrontare meglio le giornate successive… è proprio quello che è successo il 27 Settembre.

Insieme a Massimo Pirotta abbiamo prenotato un capanno in quel di Cascina Spinola; ubicata tra le risaie del Vercellese,a Livorno Ferraris per l’esattezza, da diversi anni ormai è in atto un progetto di valorizzazione e tutela dell’ecosistema presente dal quale anche l’avifauna del territorio ha trovato beneficio. Di fatti quest’area protetta garantisce loro un’area abbondanza di cibo e comodo rifugio.

La coltivazione del riso in queste zone avviene ancora con il vecchio metodo garantendo acqua sempre presente all’interno della risaia; questo fa si che gli uccelli possano trovare sempre cibo in abbondanza a differenza delle zone in cui le risaie vengono periodicamente allagate e prosciugate; inoltre le vasche acquitrinose proprio all’interno della cascina ad oggi non più coltivate sono diventate zona di rifugio per centinaia e centinaia di esemplari tra aironi guardabuoi, ibis sacri (ormai stanziali anche se alloctoni), decine di garzette, aironi cenerini, aironi bianchi maggiori e poi ancora anatre di ogni tipo, beccaccini, beccacce, tuffetti, gallinelle ecc…

Ed ecco che prima dell’alba eravamo già sul posto, mannaggia 3 gradi!!! fino al giorno prima la temperatura era ben diversa e ci coglie ahimè impreparati e non molto vestiti…dopo un breve sopralluogo ci infiliamo nel capanno che più di altri ha di fronte un numero immenso di ibis e aironi guardabuoi, mai visti così tanti in vita mia, davvero incredibile. Dopo i primi preparativi eccoci pronti a scattare; non passa molto tempo ed il sole inizia a fare capolino colorando dapprima di rosa la superficie dell’acqua, per poi virare in giallo/arancio, regalando situazioni di luce davvero meravigliose.

Gli uccelli un poco alla volta iniziano a spostarsi ed involarsi con un frullio d’ali pazzesco, per poi allontanarsi nelle risaie tutte intorno alla ricerca di cibo, praticamente per tutta la giornata, fino al tramonto.

La giornata prosegue, nonostante la luce alta del giorno e soggetti quasi del tutto assenti, non manca occasione per fare qualche scatto a beccaccini, oche lombardelle, gallinelle curiose, tuffetti a pochi metri. Con sorpresa riusciamo a immortalare anche la spatola, soggetto sempre interessante che era presente in soli 2 esemplari; certo, se si fosse impegnata di più con un bagnetto o altro sarebbe stato meglio ma si sà, è già tanto averla fotografata e vista da vicino.

Verso le 16, dopo l’abbocco pomeridiano e il mal d testa che mi causava anche nausea ecco che la luce più bassa regala delle buone occasione per riprendere qualche airone in controluce con delle situazioni di contrasti magnifici per immagini davvero uniche.

Ahimè proprio poco prima del tramonto una serie di nubi all’orizzonte copre il sole concludendo prima del dovuto una giornata che ricorderò per molto tempo; ma forse meglio così altrimenti le mogli a casa ci avrebbero chiuso fuori.

Una giornata che mi ha riportato indietro di anni, quando muovevo i primi passi in questo fantastico mondo, con grandi maestri come Bruno de Faveri e Franco Fratini ai quali dedico questi scatti e ringrazio Massimo per la sempre ottima compagnia.

Ed ecco a voi le foto della giornata

Macaone di fine stagione

Ciao a tutti,

ieri mattina sono stato alla collina dei cipressi di Montevecchia con il grande Franco Fratini; target della mattinata le mantidi religiose che in questo periodo si trovano abbastanza facilmente nei prati di quella zona.

Alle 5.50 eravamo già sul posto e sebbene il sole non fosse ancora sorto, con la mia fidata torcia in testa eccoci nel prato alla ricerca dei primi soggetti, l’idea è quella di fotografarli subito col sorgere del sole in controluce.

Bastano pochi passi ed ecco iniziamo a scovare le prime mantidi che con cura preleviamo e posizioniamo su alcuni ramoscelli per fare qualche scatto… dopo una manciata di minuti Franco individua un macaone, quasi un miraggio in questa zona dove sono ormai 2 anni che non né incontravo uno, l’ultimo proprio con Franco nello stesso punto 2 anni prima…strana coincidenza.

Beh più bello di così, ed ecco che anche lui diventa oggetto del nostro interesse ed è qui che ci accorgiamo essere davvero una farfalla “vissuta”; gli mancava infatti una pinta dell’ala e in controluce le ali risultavano parecchio malconce, addirittura bucherellate…chissà a quante battaglie quotidiane ha dovuto sottostare per giungere ai nostri occhi fino ad oggi.

Ed ecco sorgere il sole che come sempre regala una luce spettacolare per incorniciare le nostre foto…

La mattinata prosegue, la luce si fa più intensa e dopo alcuni scatti decidiamo di spostarci in ombra per avere una luce migliore, la luce dura non è amica del fotonaturalista, quasi mai.

Nel frattempo il macaone aveva spiccato il volo e chissà quanto ancora sopravviverà in quelle condizioni.

Beh che dire, davvero una bella mattinata i  ottima compagnia.

Buona serata a tutti

Samuele

Sardegna 2020

Ciao a tutti,

di rientro dalla Sardegna per le vacanze estive ecco qualche scatto che sono riuscito a portare a casa nonostante la poca voglia e le poche uscite effettuate.

Ringrazio gli amici Alberto Cherchi per le foto alle civette e Roberto Reginali per le foto alla via lattea, per le quali mi riservo di studiarci sopra un bel po’.

Buona visione a tutti

Samuele

Il pettazzurro

Ciao a tutti,

vi scrivo dalla fantastica Sardegna per regalarvi qualche immagine di uno dei soggetti più ambiti da birdwatcher e fotografi naturalisti, ripreso qualche tempo fa.

Quest’anno per la prima volta sono riuscito a riprendere il meraviglioso pettazzurro, soggetto non comune da noi soprattutto da vedere in abito riproduttivo.

Per scoprire esattamente il posto ho smosso mari e monti e finalmente ho trovato una persona del luogo che si è resa disponibile per darmi le indicazioni (Il posto era divenuto talmente segreto che ormai giravano foto del pettazzurro sui social da parte di molti fotografi).

Ma veniamo alla mia esperienza…sono partito alle 4 del mattino da casa per essere in zona prima che sorgesse il sole e rientrare non appena la luce fosse stata troppo “dura”; alle 5.50 ero già sul posto, la luce era già buona e non appena sceso dall’auto ecco il canto del pettazzurro.

Incredibilmente senza nessun richiamo e timore si avvicinava talmente tanto al mio 600mm che talvolta dovevo indietreggiare per metterlo a fuoco, situazione più unica che rara.

Verso le 7.30 ero “già stanco” di fare foto ed ecco arrivare altri 2 avventori giunti in zona da Bologna il giorno prima. Dopo qualche chiacchera ed ulteriori foto, dopo aver discusso con una guardia, ecco che alle 8.45 era giunta l’ora di rientrare.

Ed ecco a voi alcuni scatti della mattinata

Civettando…

Ciao a tutti,

dopo parecchio tempo sono di nuovo sul mio blog a raccontarvi qualcosa…sicuramente qualcosa di bello.

Inizio col dirvi che questa settimana sono stato premiato quale vincitore assoluto al concorso Nazionale “Obiettivo Natura”, una bella soddisfazione che mi ha portato in quel di Roma per ricevere il premio durante una cerimonia ricca di eventi e con personaggi illustri del mondo della Politica e non solo.

Ma passiamo adesso al racconto odierno.

Ieri con il mio socio Massimo siamo stati a “Cascina Spinola” nel vercellese; per chi non la conoscesse è un luogo meraviglioso, paradiso del birdwatcher e fotografo naturalista, dove da diversi anni tra le altre cose è attivo un capanno specifico per riprendere la civetta.

Questo bellissimo e curioso rapace mi ha sempre attirato ed è per questo che per la seconda volta (a distanza di un paio d’anni o più) mi sono deciso a tornare, consapevole del fatto che erano stati apportati alcuni cambiamenti; il primo su tutti è cambiata la gestione, oggi infatti non è più presente “Innate network, Skua nature” ma Ilario Zuccolo con la sua “Foto natura”, una persona competente e seria che avevo avuto modo di conoscere qualche anno or sono in altra situazione.

Le modifiche apportate riguardano principalmente la possibilità di fare foto in volo, sia in partenza che in arrivo, ovvero quello che mi interessava maggiormente.

Arriviamo verso le 15.30, il tempo di sbrigare la burocrazia e siam subito operativi; ora, dovete sapere che per attirare le civette viene messo del cibo (lombrichi, caimani, blatte ecc..) da parte di Ilario. In questo periodo le civette attive in zona sono ben 6, 2 adulti e 4 giovani molto affamati.

Passata un’oretta nella quale abbiamo fatto buone foto, ecco che le civette non scendono più. Ci sorge il dubbio che sia già finito il cibo ma siccome una di loro era proprio sopra il capanno attendiamo invano che se ne vada per evitare che uscendo si spaventi. Passata però 1,5h a quel punto usciamo ed in effetti ci rendiamo conto che il cibo era terminato.

Rimpinziamo le vaschette e via, in 10 minuti eccole tornare e noi pronti a scattare; non pochi gli errori di valutazione che mi impediscono di fare lo scatto che vorrei ma qualcosa di decente riesco comunque a tiralo a casa.

Poco dopo ecco che il cibo è di nuovo terminato, mettiamo l’ultima manciatina, ci divertiamo per una mezz’oretta ma poi, terminato questo alle 19, nonostante una luce bellissima siamo costretti a mollare il colpo.

Sinceramente sono rimasto deluso per non avere avuto modo di sfruttare gli ultimi sprazzi di luce che ci avrebbero regalato sicuramente altri meravigliosi scatti…

Vi lascio con le foto della giornata

Un saluto

Samuele

Finalmente le Lucciole

Ciao a tutti, finalmente dopo tanto tempo ecco che le lucciole sono tornate anche vicino casa…era da tempo che speravo di aver la possibilità di rivederle e così tentare di fare qualche esperimento fotografico.

Dopo aver letto qualche guida su internet ed avere osservato le foto di maestri come Alberto Ghizzi Panizza (inarrivabile), ecco che con mia figlia di 6 anni abbiamo provato anche noi ad immortalare la magia di questi insetti.

L’intento era quello di riprender la loro “danza luminosa” cercando quindi di contestualizzarle nel loro ambiente.

Dotato di:

  • Sony A9,
  • Obiettivo macro 90mm (non né ho altri)
  • Cavalletto
  • Torcia in testa

Ecco che ci dirigiamo in loco poco prima che faccia buio; questo aspetto è fondamentale per cercare di individuare la posizione migliore in cui riprenderle….pian piano il prato inizia a lampeggiare e di lì a poco nel silenzio più assoluto eccone 1 -10 -100 e chissà quante effettivamente; sembrano piccole luci di Natale di colore giallo/verde fluorescente.

Le impostazioni usate sulla macchina sono le seguenti:

  • Cavalletto posizionato molto basso con la Mirrorless appena una spanna sopra l’erba
  • ISO da 400 a 1600 (man mano che faceva buio)
  • Diaframma da 2.8 a 6.3
  • Tempo di scatto anch’esso variabile dai 3/4 secondi fino a 15 secondi
  • Fuoco su infinito o su un soggetto che volete contestualizzare (unito a diaframmi aperti si ottiene l’effetto astratto delle singole lucciole come fossero delle “bolle gialle”)

I dati sopra sono piuttosto indicativi perché molto dipende dal buio presente nella scena, usare tempi lunghi è utile in quanto si riprendono molte più lucciole sul singolo scatto ma nel mio caso avrebbe avuto l’effetto di una scena troppo chiara che non avrebbe rispecchiato per niente il momento ripreso. Facendo così invece ho meno lucciole sul singolo scatto ma che poi sommati insieme danno l’effetto finale che vedete.

Spero che le mie indicazioni possano aiutarvi nell’approcciarvi a questo genere fotografico con il suggerimento di non fermarvi qui, sperimentate perché è la cosa migliore da fare.

Somma degli scatti sopra (unione fuoco con Affinity photo)

Quattro foto…sul Serio

Ciao a tutti,

stamane sono stato sul fiume Serio in compagnia di un paio di amici, Franco ed Enrico; abbiamo girovagato un po’ su e giù per il fiume in esplorazione.

La zona è davvero bella e l’ambiente incontaminato offre diversi spunti e possibilità ma per ottenere buoni risultati è necessario tempo da dedicare alla ricerca dei migliori “spot” fotografici.

Non conoscendo nulla del posto ed essendo molto vasto, non abbiamo fatto altro che camminare ed osservare, riprendendo ciò che la fortuna (poca, molto poca) ci ha proposto dinanzi a noi.

La “star” della mattina è sicuramente stata l’averla piccola, piccolo uccello che da parecchio tempo non mi capitava più di osservare, abbiamo poi potuto osservare il picchio verde, picchio rosso, sentire il rigogolo con il suo inconfondibile canto, l’upupa, i gruccioni, vari conigli selvatici, minilepri, lepri, qualche farfalla e molti fiori.

Purtroppo non tutto era a “distanza di tiro” ma anche il solo vedere e udire i suoni della natura aiuta a rigenerare mente e cuore, oltre che a lenire il dolore al collo e spalla che da stamattina mi sta tediando.

Buona giornata a tutti

Samuele

Botte da orbi…

Ciao a tutti, oggi pomeriggio al Capanno Covid-19 i lucherini, ma non solo, non si sono di certo risparmiati per la gioia del fotografo 😊.

Sembravano essere più ingordi dei giorni scorsi tanto da sfidare anche le cinciallegre, ben più grandi di loro. Davvero incredibile osservarli e per niente facile seguirli nei loro rapidi movimenti e litigi.

In aggiunta nel pomeriggio di ieri invece si è addirittura visto il picchio rosso che, probabilmente incuriosito dal continuo movimento ha fatto capolino sugli alberi per poi sparire. Una visita inaspettata ma davvero molto gradita!

Una buona serata a tutti!!

Oggi calma “quasi piatta”

Ciao a tutti,

complice il clima di oggi le presenze alla mangiatoia sono dimezzate e con esse anche le “baruffe” per accaparrarsi il cibo…

Non importa, ho apportato una modifica al posatoio per avere uno sfondo migliore e qualche scatto lo abbiamo portato a casa anche oggi… il “capanno Covid-19” non delude mai.

Che ne pensate?

Buona serata

Samuele

Lucherini…e non solo

Ciao a tutti, anche oggi vi propongo le bellezze naturali fuori casa, meglio amcora dire fuori dalla cucina di casa. Ho cercato un posatoio diverso per avere più spazio e maggiore opportunità di riprendere i lucherini durante i loro litigi.

È così allora che una corteccia di una vecchia robinia torna utile per fungere da “vaso porta semi” . La luce anche oggi era buona e mi ha permesso di avere tempi di scatto decenti. Le foto di azione di oggi sono a mio avviso migliori anche se ovviamente con altri spazi a disposizione le cose sarebbero assai diverse ma si sa…in questi giorni stipati in casa è già tanto avere un piccolo angolo a disposizione.

Un caro saluto a tutti